La cosiddetta “demo” è una lezione dimostrativa dove non solo si dà un assaggio di quello che può essere una lezione. Viene spiegato il metodo, il futuro allievo parla delle sue eventuali precedenti esperienze con la musica e durante questo primo incontro si ha anche l’occasione di incontrare l’insegnante e dunque si riceve la prima impressione che si spera sia positiva. Per noi, questo è molto importante perché le lezioni si svolgono prevalentemente individualmente per cui è indispensabile che si crei un a buona atmosfera tra allievo ed insegnante. La “demo” è una prova gratuita prima di decidere se e come proseguire con le lezioni. Le lezioni, in seguito, hanno durata variabile, a scelta, che va dai 30 minuti in su e la cadenza è settimanale.
Le lezioni
Le lezioni seguono un percorso individuale e la parte teorica e inserita nella parte pratica per cui si può dire che si impara suonando. Si impara un po’ alla volta a conoscere lo strumento e la sua costruzione e storia. Durante le lezioni si inizia a studiare insieme all’insegnante i nuovi brani per la settimana seguente ed inoltre c’è un momento di verifica del lavoro svolto a casa durante la settimana.
Durante la settimana gli allievi dovranno esercitarsi, come possono, ma preferibilmente ogni giorno, su brani o esercizi “imbastiti” durante la lezione.
A quanto pare da lunedì prossimo potranno riprendere, con determinati accorgimenti. Gli spettacoli dal vivo; concerti, rappresentazioni teatrali, e altri eventi ricominceranno a far rivivere i teatri, le sale da concerto, i luoghi aperti che potranno ospitarli.
Evviva!!!!
Ripartirà, e questo senza limitazioni, ma con precisione e puntualità, la macchina burocratica; contratti, fatture, permessi, e, soprattutto… l’AGIBILITA’ INPS , ex ENPALS.
Che cosa è l’agibilità INPS?
E’ un documento obbligatorio che certifica la presenza un numero determinato di lavoratori, suddiviso per categoria (concertisti, attori, ballerini, registi, tecnici, etc…) in un determinato luogo, in uno o più giorni precisi, i quali percepiranno un compenso indicato nella stessa agibilità. Tramite questo documento, potranno essere versati, successivamente, i contributi all’INPS per il singoli lavoratori.
Per ottenere un’agibilità di questo tipo, bisogna avere una matricola INPS aziendale in modo da poter scritturare gli artisti ed i vari lavoratori.
Come dicevamo prima l’agibilità è un documento obbligatorio, soli in rari casi, documentati, è possibile non produrla.
Nelle prossime settimane approfondiremo questo argomento
Se però qualcuno avesse fretta di sapere, oppure avesse bisogno urgentemente di un’agibilità, può tranquillamente contattarci via mail ad info@musicaeservizi.com
Proseguiamo gli articoli di Focus riportando questa interessante analisi di Elisabetta Intini, pubblicato sul numero sulla rivista Focus (Febbraio 2018)
Concentra o distrae? Perché ci dà la carica? Uno studio sulle onde cerebrali rivela perché quando facciamo sport, in palestra o all’aperto, è così difficile rinunciare alle cuffie nelle orecchie.
Con il pezzo giusto in sottofondo, è tutta un’altra cosa.
Lo dice la scienza e l’esperienza lo conferma: la giusta playlist in allenamento è capace di cancellare la stanchezza e motivarci come nessun’altra forma legale di doping. Ma il preciso meccanismo d’azione della musica sul cervello durante l’attività fisica non era finora ancora chiaro: isolare gli effetti neurali di una canzone a tutto volume da quelli innescati dal movimento del corpo è infatti particolarmente arduo, e questo fa sì che di rado questi studi siano compiuti fuori dal laboratorio.
Ora un gruppo di ricercatori della Brunel University di Londra ha utilizzato un elettroencefalogramma (EEG) portatile capace di schermare selettivamente alcuni stimoli per monitorare tre diversi tipi di onde cerebrali durante l’esercizio fisico.
Lo studio è stato compiuto mentre 24 volontari camminavano all’aperto, al proprio ritmo ideale e su una pista di 400 metri, ascoltando in cuffia un brano musicale (Happy di Pharrell Williams), un podcast di TED Radio Hours sulle città, oppure nulla.
Gli scienziati hanno valutato con alcuni test il grado di entusiasmo dei camminatori, il loro umore, la concentrazione e lo stato di allerta durante l’esercizio. Il caschetto EEG ha nel frattempo tenuto traccia della frequenza delle onde cerebrali in diverse bande nelle varie aree cerebrali.
UN’INIEZIONE DI POSITIVITÀ.
I risultati indicano che la musica modifica l’andamento delle onde cerebrali causando un calo di concentrazione; ma allo stesso tempo, fa crescere la motivazione e il buon umore del 28% rispetto all’assenza di suoni e del 13% in più rispetto a un podcast parlato.
Ascoltare una talk show non ha alterato le risposte percettive (cioè non ha inciso sul livello di stanchezza), né quelle emotive (non ha influito sulla felicità percepita durante l’esercizio), ma ha reso la camminata più piacevole del semplice silenzio.
L’effetto positivo sull’umore è dovuto, in entrambi casi e in misura più o meno decisa, a un aumento delle frequenze beta (quelle tipiche dello stato di veglia e delle intense attività mentali) nelle regioni frontali e centro frontali della corteccia cerebrale.
La spinta neurale della musica potrebbe essere sfruttata nelle situazioni di poca costanza o riluttanza a compiere attività fisica: con il pezzo giusto arriva anche la motivazione – ma questo lo sospettavamo già.